a cura della Fondazione Milano Policroma
Testo di Riccardo Tammaro
Quando si dice "Le fontane di Roma", subito il pensiero corre a
piazza Navona, o alla piazza dell'Esedra, ove si trovano splendide
fontane monumentali.
Anche un noto compositore, Ottorino Respighi, dedicò una sua
composizione, appunto così intitolata, a questi splendidi
manufatti.
Quando si parla di fontane a Milano, la prima impressione è
che non ve ne siano, tolta quella che dà il nome alla piazza
omonima, e che fu opera del Piermarini.
Invece, oltre a quella succitata, si trovano a Milano molte altre
fontane, spesso nascoste, talvolta semplicemente poco conosciute, ma
di sicuro pregio: basti pensare a quella sita in piazza Bausan, alla
Bovisa, o a quella detta "Fontana delle stagioni", sita in piazzale
Giulio Cesare, davanti alla Fiera di Milano.
Anche nella nostra zona si trovano alcune fontane, e lo scopo di questi articoli vuole proprio essere quello di richiamarle alla memoria dei cittadini, onde riscoprirle sotto un'altra ottica: quella storica ed architettonica.
Iniziamo le nostre citazioni con una fontana sicuramente nota, e
già menzionata in un precedente articolo: la vasca di Largo
Marinai d'Italia.
Può essere utile qui richiamare brevemente la storia del Parco
che la circonda: approvato dal Comune in occasione del trasferimento del Verziere
alla nuova sede, il progetto originario dello scultore Francesco Somaini (coadiuvato
dall'architetto Luigi Caccia Dominioni) prevedeva una scenografica successione
di collinette di una decina di metri e lunghi e ricurvi corridoi di alberi
tipici della pianura del Po, che però non fu mai realizzata.
La fontana invece fu realizzata nel 1967 e si presenta con una vasca d'acqua
sormontata da una sinuosa sagoma bronzea che simboleggia un'onda e con un
canale che si diparte dalla vasca attraversato da un ponticello.
Poco tempo fa, questa fontana è stata impreziosita da luci
e giochi d'acqua; l'inaugurazione di questa nuova "veste" si è
tenuta il 27 novembre 1998, alla presenza, tra gli altri, dello stesso
scultore Somaini.
Poco distante, in piazza Grandi, troviamo una fontana dalle dimensioni
volutamente mastodontiche. Essa fu scolpita dal milanese Werther Sever e dal
novarese Emil Noël Winderling, che nel 1930 vinsero il concorso indetto
dal Comune di Milano per realizzare una fontana monumentale dedicata a Giuseppe
Grandi (autore, come noto, del monumento di piazza Cinque Giornate).
Il messaggio intrinseco nella scultura è l'uomo (l'artista) che,
rappresentato da questo gigante di bronzo, cerca l'ispirazione nella
natura, simboleggiata qui da una cascata d'acqua scrosciante.
Come si è visto dai primi due esempi, uno dei posti privilegiati
ove trovare fontane, specialmente se monumentali, è senz'altro
uno spazio verde.
Ed infatti anche un altro ampio spazio verde, sito nella nostra zona,
ospita una fontana, seppure di dimensioni più contenute.
Nel Parco Alessandrini infatti, nella parte che prospicie su piazzale
Cuoco, tra le vie Bonfadini (pedonalizzata) e Monte Cimone, si trova una
fontana, risalente probabilmente agli anni '70 del ventesimo secolo, che
è formata da una serie di solidi a pianta esagonale, tra loro
concentrici e sovrapposti; l'acqua sgorga da una cannella laterale.
A questo punto il nostro itinerario si interrompe; lo
riprenderemo nel prossimo numero, con un'altra, e ben nota, fontana, la
cui forma è a pianta poligonale.